La Tor'd Majet
La Tor'd Majet
( una torre ottocentesca che si trova a Lanzo Torinese )
olio su multistrato 30 cm x 36 cm
Ho visto, infatti, il nuovo quadro che hai creato con inventiva, fantasia e simbologia ma soprattutto - per me - con cromia e forme di forte impatto ed attrazione, rendendo quella piccola torre "artificiale" ricca di mistero e di speculazioni intellettive.
Da una parte ricorda il famoso detto "chi vuoi gettare giù dalla torre..." dovendo scegliere tra due alternative difficili, ma qui il gesto, l'atto, è già compiuto e, pare, scegliendo l'opzione sbagliata.
Dall'altra, si presta ad una lettura - anzi a più letture! - complesse, in cui le varie forme raffigurate, ognuna con "univoche cromie e contorni" si prestano a combinazioni interpretative le più svariate, stimolanti cioè anche i più pigri degli osservatori. Un esempio: lo squarcio di bianco nel rosso: una bocca, un bacio, un urlo, una speranza...?
l a torre in sé, ridotta, più piccola nelle sue dimensioni rispetto all'insieme del corpus, dice chiaramente che da interesse principale ispiratore, è stata ridotta a semplice componente dell'opera dal tuo studio osservazione e dalla tua "digestione" per un insieme che va oltre, costruito intorno ad essa chiaramente con le tue idee ed emozioni che avevi o hai creato a posteriore su di essa; in pratica nobilizzandola e, seppur ridotta, dandole più importanza.
Ovviamente questa è una lettura spontanea senza molte riflessioni da parte mia - incompleta e parziale - ma volevo esprimertela egualmente, come faccio sempre con te.
Sicuramente la visione dal vero ed un tempo più lungo di osservazione mi avrebbe fatto vedere e percepire qualcos'altro!
Ho notato, infine - se non mi sbaglio - che hai optato in questo quadro per scelte forti, decise, un po' lontano dal moderato, ponderato ed equilibrato uso di tenuità coloristiche e di sfumate e stilizzate forme.
Franco Cortese
critico d'arte

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