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Cancello celtico

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  Cancello celtico, 2019 ,  100 cm X 80 cm olio su tela   Un cancello con decorazione celtiche separa il castello di Agliè dall'osservatore. Una creatura fantastica, ripresa da piccoli disegni del libro “Il Medioevo fantastico” di Baltrusaitis,   è posizionata a sinistra davanti al cancello. È una figura che lotta contro di sé, ho aggiunto sul suo volto una maschera per coprire le espressioni e non far scoprire cosa realmente prova. Il drago, l'altra metà del nostro Cavaliere, anche lui non esprime alcuna emozione. Stefania Carollo

Piazza San Martino

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  Piazza San Martino,   100 cm x 100 cm, olio su masonite, 2002   Piazza San Martino di Ciriè, vista dal basso, sembra dilatata da un cielo notturno fantastico. Uno squarcio tra le nubi fa sembrare la porzione di cielo visibile una colonna di fumo che esce dalla piccola chiesetta romanica. Alcune stelle, che paiono bolle di sapone, la luna, che contiene un coniglio in corsa, rendono l'atmosfera fantastica e onirica. La donna in caduta, accompagnata dal volo di un pavone, rimanda ad un sogno, alla tipica sensazione di cadere che può verificarsi in sogno. Federico Sanna

Oiseau de feu

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  L' Oiseau de feu ,  40 cm x 50 cm, olio su compensato, 2009   «L’uccello di fuoco» è un balletto russo che mette in scena uno scontro tra poli opposti: un mago immortale, simbolo del male, si scontra con un uccello di fuoco, l’unico che può contrastare i poteri dello stregone. Nel quadro è rappresentata una ballerina nei panni dell’uccello di fuoco. In una stretta via improvvisa una danza inarrestabile. I colori dominanti sono caldi, infuocati. La ballerina, sebbene sia impegnata nella danza, ha una posa statuaria e perentoria. Nessuno potrà passare e proteggerà ciò che difende.   Federico Sanna

Senza pensieri

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  Senza pensieri ,  80 cm x 70 cm, olio su tela, 2017 Palazzo Reale a Torino con piazza antistante, molto stilizzati. Il cielo incombe sullo sfondo acceso di rosso e investe i due piccoli Dioscuri. Come in un sogno abbacinante tra le campate di colore, il bianco del palazzo e il rosso del cielo, emerge una piovra alla maniera di Hokusai. Tre linee oblique interrompono la composizione come fanno talvolta i pensieri che balenando improvvisi alienano la realtà. Stefania Carollo

Nausicàa

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Nausicàa, 2019, olio su tela 100 cm X 60 cm   Ospitalità e accoglienza per gli sconosciuti e per gli stranieri. Ulisse naufraga nell'isola di Scheria. Nel VI  libro dell’Odissea Omero narra  che Atena, per favorire Ulisse, conduce Nausicàa con le sue ancelle sulla spiaggia  a lavare le vesti. Mentre il bucato è steso al sole, le ragazze giocano a palla che cade accanto ad Ulisse. Le voci di Nausicàa e delle ancelle svegliano Ulisse. Subito dopo Ulisse le va incontro per chiedere aiuto, Nausicàa figlia di Alcinoo lo accompagnerà nella reggia del padre dandogli ospitalità. Il quadro illustra il momento in cui Ulisse viene svegliato dalle voci di Nausicàa e dell’ancella. Sono di due bronzetti, rinvenuti nelle zone archeologiche sarde, le forme della nave e del castello, in omaggio all’ipotesi di alcuni storici che sostengono che la terra del naufragio descritta sia la Sardegna. Stefania Carollo

Porta Susa

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Porta Susa , olio su tela 100 cm x 60 cm, 2016 Nella pittura di Stefania Carollo domina il silenzio; un’inquietudine trattenuta, un'emozione controllata pervadono le stanze, le piazze, gli ambienti dove si condensa e si mobilizza la promessa di un evento magico. Il quadro è l'immagine dell'attesa bloccata. Le fughe di mattonelle, le grandi spirali di colore acceso, i superbi ventagli dei pavoni  esprimono un ritmo che è  musica silenziosa, metrica sapiente, tutta mentale. Metrica, ritmo, forma: qui si trova lo specifico dell'arte di Stefania. Interni, esterni, ritratti, nudi, fiori: tutto è organizzato nei termini di una maestria compositiva di grande rigore. Giorgio De Alessi  

Vergine

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  Vergine , olio su tela, 50 cm X 40 cm, 2012 ...La Vergine, di fronte alla sede di architettura, nella metá del parco del valentino, fieramente danza in mezzo al piazzale. Sono immagini estemporanee, evanescenti, ma appartengono alla nostra cultura, ma, non ultima, alla nostra vita. Per questo motivo, nell'ambito di un contesto torinese, appaiono più vicine a noi, quasi a volerci aiutare, nei momenti più solitari e bui... Federico Sanna